Tumulti Al Confine, Missione Completata

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Azelas
CAT_IMG Posted on 13/9/2009, 10:01




Il portone si aprì, quel tipo gli fece cenno di seguirlo. La sua identità era celata sotto a quel nero mantello che gli cingeva le spalle e celava il corpo. Azèlas doveva seguirlo, gli ordini erano ordini, varcò la porta e cominciò a brevi falcate a camminare lungo il corridoio. Poteva fidarsi? Si, era un amico del Re, non aveva nulla da temere. Aumentando leggermente il passo lo affiancò e cercò un modo per esprimersi. Formulò un discorso e proferì parola:

« Signore, potrei sapere in cosa consiste questa Missione? »

Chiese il ragazzo incrociando le braccia e assumendo un espressione seria. L'emozione cominciava a crescere al suo interno, chissà cosa lo aspettava, quell'uomo pareva molto interessato alle sue capacità, poteva forse aiutare? Lo avrebbe scoperto presto ...
 
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Edward_XIII
CAT_IMG Posted on 14/9/2009, 16:53




Beh...
Esordì titubante l'uomo che, senza neppure rivolgere uno sguardo al Paladino, camminava rapido in direzione dell'uscita...
Non hai tutti i torti a voler sapere...
Il suo tono di voce era molto basso, come se rivolto più a sè stesso che al ragazzo... I suoi passi erano silenziosi, felpati, ed inoltre permettevano all'uomo di avanzare sempre della stessa distanza... Si muoveva come accompagnato da una macchina, preciso, senza alcun margine di errore nell'allungare le sue gambe...
Ma...
Si fermò ad un tratto dinanzi al grosso portone in legno...
Azèlas notò alcune venature e spaccature su di esso, esattamente al di sopra di alcune larghe maniglie d'oro...
Buongiorno!
Disse rispettosa una Guardia nel vedere l'uomo dal quale il ragazza cercava di ottenere alcune informazioni sulla sua nuova Missione...
Egli rispose con un cenno del capo...
Ad un tratto riprese a parlare con Azèlas, questa volta, però guardandolo negli occhi...
Ma è meglio aspettare... Te ne parlerò a breve...
Aprì la grande porta e discese le larghe e bianche scalinate che si estendevano ai loro piedi... Tempora era dinanzi a loro!
Ma fino ad allora...
Parlava nel mentre che quasi correva in direzione della Piazza Principale, osservato da alcuni, non considerato da altri...
Fidati di me!
 
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Azelas
CAT_IMG Posted on 17/9/2009, 14:19




I passi si facevano sempre più veloci, quel tizio alternava le gambe in maniera innaturale. La sua fretta metteva nervosismo, subito il ragazzo ne cadde vittima. La Mazza Ferrata tintinnava ad ogni passo del Paladino, l'asta in legno rinforzato cozzava continuamente con il ferro dello scudo che teneva legato dietro la schiena. Un rumore assillante e piatto che almeno movimentava un po' tutto quel silenzio. Silenzio che fu interrotto dalle parole di Azèlas. La risposta dell'uomo non era da ritenersi senz'altro esauriente, soltanto un paio di parole unite per solleticare la forte curiosità del giovane. Il resto della camminata proseguì rapidamente, ogni tanto veniva arricchito da qualche frase del tizio e concluso con un'altro spezzone di cupo silenzio. I corridoi venivano attraversati così velocemente che il ragazzo perse l'orientamente, per sua fortuna era dietro ad una persona che pareva conoscere molto bene il Castello Del Re. Già, quella persona era sicuramente molto vicina a Kronos III, un consigliere? Un amico? Un mistero che ormai accompagnava il Paladino da una ventina di minuti. Giunsero davanti ad una porta, sembrava essere l'ultima chissà cosa attendeva il servo del Re ...
 
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Edward_XIII
CAT_IMG Posted on 17/9/2009, 22:11




L'uomo dal Nero Mantello correva rapido nel mezzo delle affollate strade di città, accompagnato dal Paladino... I loro passi erano veloci e perfettamente scanditi da un ritmo quasi innaturale, dettato forse da qualche strana magia...
Le lastricate vie si estendevano sotto i loro alati piedi... L'ampia volta celeste li osservava superiore...
Il misterioso uomo con il quale Azèlas si stava muovendo, ad un tratto, si fermò... Parve pensare alla via da imboccare quando, decisa la sua meta, disse con grande tranquillità:
Aspettami qui... Vengo subito!
Il giovane servo di Dio non ebbe neppure il tempo di controbbattere che egli era sparito... Svanito nel nulla con un rapidissimo scatto che lo aveva condotto chissà dove...
Azèlas non potè fare altro che obbedire e, nell'attesa, decise di sedersi su di un muretto... Inutile dire che la sua mente fu affollata di miriadi di pensieri che avevano come protagonisti Kronos III e quell'uomo... Che tipo di relazione intercorreva tra loro? Perchè il Sovrano sembrava quasi sottostare alle sue parole? Troppi interrogativi... Troppi!
Nel mentre che vedeva la sua testa combattuta ovunque, il Paladino scrutò l'orizzonte, e finalmente vide il suo compagno tornare in sella ad un cavallo bianco...
Si fermò proprio dinanzi a lui...
Sali, non c'è tempo da perdere!
Questo fu il suo comando!
 
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Azelas
CAT_IMG Posted on 19/9/2009, 18:12




L'attesa fu come infinita, il tempo pareva passare velocemente. Il nero crine volteggiava seguendo il ritmo che gli dettava il vento. Gli occhi blu si muovevano rapidi e curiosi alla ricerca di qualche spiegazione. Nella sua mente balenavano una moltitudine di domande la cui risposta era assente. Azèlas aveva voglia di certezze e sopratutto di conferme, sapeva di potersi fidare di quell'uomo, ma non conoscerlo particolarmente bene lo metteva a disagio, non sapeva come reagire. L'unica cosa che lo tranquillizzava era il fatto che fosse uno stretto amico di Kronos III, almeno quello, era evidente. La mano del Paladino corse alla Mazza, la sfilò dal fodero e ne saggiò le punte di ferro come quasi le interpellasse alla ricerca di ciò che cercava. Un trotto continuo e potente lo scosse dalle sue perplessità, alzò lo sguardo, il tizio era li, in groppa ad un ben cavallo, affiancato da un altro di un'altra razza. Il ragazzo ripose l'arma e montò sul suo destriero seguendo gli incitamente del nuovo compagno. Assieme cominciarono a muoversi rapidamente verso terre a lui sconosciute. Cosa lo attendeva era ancora un mistero. Ogni passo in più, lontano dalla Capitale lo scuoteva fin dall'interno, aveva paura ed era la prima volta che gli capitava durante le missioni ...
 
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Edward_XIII
CAT_IMG Posted on 19/9/2009, 22:50




Azèlas correva in groppa al suo cavallo, seguendo rapido l'uomo dalle misteriose fattezze...
Per poco meno di un'ora i due non si dissero una parola... Il Paladino era visibilmente preoccupato e teso... Si stava muovendo in direzione di non sapeva ancora che luogo, con un uomo che aveva da poco conosciuto, per fare un qualcosa di ancora più ignota... Era confuso... Molto confuso...
L'uomo, invece, non sembrava affatto preoccupato o pensoso... Sembrava calmo e rilassato, come se in quel momento gli stessero accadendo le cose più belle della sua intera vita...
Trottava rapido e tranquillo in direzione Nord-Est...
Ad un tratto rallentò, lasciando che si avvicinasse di più ad Azèlas...
Ebbene...
Esordì continuando a guardare innanzi...
Cose non giuste per il Regno stanno accadendo al confine con Halyus...
Diede una rapida occhiata al Paladino...
La nostra missione è semplice... Controllare ed agire di conseguenza!
Riprese a sfrecciare in avanti...
Il giovane lo seguiva... Almeno questa volta sapeva dove stava andando...
 
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Azelas
CAT_IMG Posted on 20/9/2009, 09:51




E così era quella la loro destinazione, Colui Che Entra Nel Mare, meglio conosciuto come il Fiume Thàlas, aveva studiato la sua storia assieme alla madre. La sua funzione era abbastanza necessaria, divideva Aldàrian in due parti, parti che ormai posseggono ideali diversi e covano vendetta per i confratelli. Una guerra che si è prolungata per troppo tempo, bisognava arrestarla ma non era così semplice come parlarne. Probabilmente Kronos III aveva problemi al confine e Azèlas era stato inviato assieme a quel tizio per contrastare chissà quale offesa. Il ragazzo pronosticava già un'imminente battaglia, ne aveva già affrontata una e ne era uscito vincitore. Aveva pregato molto Dio affinchè ricevesse una Sua benedizione Divina, e così accadde, la sua Mazza Di Legno pareva agire da sola, il coraggio e la forza con cui si muoveva il Paladino era impressionante e difatti lo portò alla vittoria con una semplice tattica militare di sfondamento. In lui era riposta la fiducia del Re, in lui potevano dipendere ancora una volta delle vite umane, la sua responsabilità ra molta e non doveva sbagliare ... Non poteva permetterselo ...
 
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Edward_XIII
CAT_IMG Posted on 20/9/2009, 10:12




I cavalli sfrecciavano l'uno accanto all'altro... Sembravano aver già combattuto assieme... Sembravano non temersi l'un l'altro... Sembravano essere compagni di pericolose avventure che l'uomo aveva certamente affrontato in precedenza...
Azèlas sedeva sulla rigida selle alquanto goffamente... Mai aveva avuto la possibilità di cavalcare un Cavallo in vita sua... Quella era la sua prima volta...
L'uomo, invece, sembrava esperto nel cavalcare il suo fidato destriero... Sembrava fidarsi ciecamente di lui...
Miglia e miglia di verdi radure venivano calpestate dagli zoccoli delle bestie che, essendo allenate per le lunghe corse, non sembravano mostrare neppure un accenno di stanchezza...
Il Paladino continuava ad osservare l'uomo misterioso... Non sapeva chi fosse, non sapeva cosa fosse... Tutto su di lui era avvolto nel mistero...
Azèlas...
Parlò improvvisamente, distogliendo bruscamente il ragazzo dai suoi pensieri...
Perchè combatti? Ove ti vedi nel futuro?
La voce dell'uomo sembrava quasi assente... I suoi occhi erano velati e grigi...
Azèlas sembrò alquanto confuso... Perchè mai aveva posto lui quelle domande?
 
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Azelas
CAT_IMG Posted on 23/9/2009, 20:58




Il solo rumore che udivan le sue orecchie era lo scalpitare dei cavalli. Le loro gambe si agitavano in maniera impressionante, il trotto continuo, privo di interruzioni, era soltanto una cantilena ambigua che rompeva il silenzio che si era creato tra i due. Il ragazzo teneva chino il capo cedendosi alle sue continue perplessità, gli occhi assenti fissavano un punto indeterminato del terreno che scorreva rapidamente. Azèlas si strinse dentro alla sua armatura, decise di lasciarsi alle spalle il passato e di pensare al futuro, a ciò che lo aspettava, ciò a cui il destino andava incontro. Per un attimo squadrò l'uomo con cui ormai aveva condiviso un'amicizia alquanto strana. Bizzarro e misterioso, celato dietro al Nero Mantello che si portava appresso, quell'uomo nascondeva qualcosa. Il Paladino alzò le spalle in segno di menefreghismo, non riguardava se stesso e doveva concludere li i suoi sospetti, cominciò a fissare in avanti fino a quando il tizio gli rivolse parola. Lettere inserite in delle frasi curiose. Perchè quelle domande? Non c'era tempo per porsi il problema, doveva rispondere ...

« Sire, combatto per degli Ideali che mi impongo attraverso una fede ed un orgoglio. Dio mi concede di credere in dei messaggi, messaggi che lui stesso manda e che io ricevo con gioia. Le sue parole per me sono regole di vita, per una questione religiosa mi ritrovo a combattere. Credo e spero nel mio Re, combatto per la patria, per la salvezza di molti innocenti che altrimenti verrebbero abbracciati dalla Morte. No, non voglio questo, io combatto e combatterò finchè il mio corpo risponderà ai miei comandi. Non so cosa mi accadrà in futuro, se riuscirò a raggiungere alti gradi militari o politici, so per certo che Dio mi riserva qualcosa di buono. »

Affermò con onestà Reütschkàpp continuando a guardare in avanti.
 
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Edward_XIII
CAT_IMG Posted on 23/9/2009, 21:38




Bene...
Sussurrò l'uomo che, avvolto nel suo Mantello, continuava a trottare rapido, seguito dal Paladino che aveva appena messo a nudo parte del suo puro animo...
Con una mano teneva ben salde le briglie con le quali guidare il suo bel Cavallo, con l'altra si grattava il mento, perplesso...
Il silenzio tornò a riempire i vuoti che si crearono trai due... Vuoti rotti solo dal monotono scalpitare delle bestie che, veloci e instancabili, correvano in direzione di Thàlas... Il grande fiume che, oramai, si estendeva a pochissime ore dalla loro posizione...
Caro mio Azèlas...
Esordì nuovamente l'uomo che, intanto, era rimasto in sielnzio, fisso a guardare il vuoto...
Il mio nome è Thèderich Sthènar... Fui un tempo fedele all'Imperatore!
Le sue parole colpirono il Paladino con quanta più forza si possa credere... Fedele all'Imperatore? Il loro acerrimo nemico?
Con chi stava cavalcando adesso? Con una Spia che si metteva a nudo? Azèlas era sconvolto da quell'affermazione...
Il fiume intanto era vicinissimo...
 
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Azelas
CAT_IMG Posted on 3/10/2009, 20:23




La risposta del tizio fu alquanto sgradevole, quel tono così innocente aveva però espresso parole pesanti che indussero il Paladino a riflettere. Chi era costui? Era la domanda che si portava appresso per troppo tempo, domanda a cui non aveva ancora saputo dare una risposta, e proprio quando pensava di chiarire ogni dubbio venne tradito dalle parole finali della frase. La pupilla si dilatò, Azèlas sgranò gli occhi incredulo a ciò che aveva udito, cercò di mantenere un espressione indifferente, tuttavia non celava piuttosto bene la sua diffidenza. Spostò lo sguardo sulla strada, il Fiume era a qualche centinaio di metri da loro, i cavalli con il loro inarrestato trotto erano giunti fino alla meta prestabilita, arrestarono le gambe decelarando la corsa e nitrendo per la fatica. Si fermarono a duecento metri dalla riva di "Colui Che Entra Nel Mare". Scesero e decisero di proseguire a piedi, il silenzio tombale era intanto ripiombato tra i due. Azèlas era imbarazzato, non sapeva cosa dire, quella frase lo aveva messo in difficoltà, nonostante la sua bontà non avrebbe certo perdonato un Fedele All'Imperatore ...
 
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Edward_XIII
CAT_IMG Posted on 4/10/2009, 08:55




Azèlas!
Disse l'uomo fermandosi...
I suoi occhi erano grigi in quel momento e sembravano guardare in direzione del lontano orizzonte... Anzi... Sembravano essere diretti verso il Placido Fiume ove, almeno da quella posizione, sembrava regnasse la pace...
So cosa ti turba ed inoltre ammetto la tua diffidenza...
La sua voce era calma, pacata... Non sembrava covare alcun istinto malevolo, sebbene era chiaro che la sua mente era altrove in quel momento... Stava forse cavalcando le sottili ali della fantasia... Una fantasia nè tranquilla nè dolce, ma una fantasia capace di revocare alcuni ricordi e sensazioni terribili...
Ma...
Thèderich Sthènar gli si avvicinò toccando lui la spalla...
La Missione è pericolosa e, con grande probabilità, uno di noi due non riuscirà a tornare indietro...
Guardò in alto nel luminoso cielo che non sembrava per niente rispecchiare i sentimenti dell'uomo...
Egli cominciò ad incamminarsi verso il Fiume...
A breve capirai cosa dobbiamo fare in quei terribili posti...
Il Sole fu oscurato da una grigia nube...
 
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Azelas
CAT_IMG Posted on 4/10/2009, 10:47




Come si aspettava in precedenza, l'uomo reagì alla sua diffedenza. Parole di comprensione e dal tono gentile. Azèlas si voltò verso di esso annuendo in segno di consenso, cosa lo aspettava era qualcosa di terribile, la sua Mazza fremeva dalla voglia di spaccare crani ma lui, reduce da un'ottima missione, aveva timore di perdere la vita. Credeva fortemente in Dio e non sperava affatto nel suo abbandono, servirlo era il suo dovere primario, il Paladino cercò di tranquillizzarsi individualmente per poi scrutare all'orizzonte. Aguzzò la vista ansioso di scoprire ciò a cui andava incontro. Thèderich era un tempo Fedele All'Imperatore, un'inganno o la pura verità? Reütschkàpp non aveva ancora confermato l'indole dell'uomo e non gli piaceva molto l'idea di combattergli fianco a fianco, tuttavia era la sua missione e non doveva fallire, la fiducia del Re era risposta in lui. Nel Nome Del Signore era pronto pure alla Morte ...
 
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Edward_XIII
CAT_IMG Posted on 4/10/2009, 13:23




Riuscirono ad evitare volontariamente alcuni accampamenti del Regno di Kronos, superando il Ponte Verdemuschio ed eludendo alcune guardie...
Il placido Fiume scorreva dietro di loro... Avevano superato il confine ed erano nelle desertiche terre sotto il controllo di Halyus...
Azèlas era visibilmente sconvolto e, più di una volta, fu tentato di tornare indietro ma, alla fine, decise di fidarsi di quell'uomo...
Doveva farlo, soprattutto adesso che si trovava in quel luogo ostile!
Entrarono in un vicinissimo accampamento, dove militavano uomini e orchi, pesantemente armati...
Più di una volta il Paladino fu guardato biecamente ma, dopo aver notato che si trovava di fianco a Thèderich, tutti parvero tranquillizzarsi...
Azèlas cercava di essere quanto più calmo e naturale possibile...
Signor Hèbhel!
Disse una Guardia di razza Orchesca che si trovava dinanzi ad una tenda...
L'uomo con cui si trovava il Servo Di Dio salutò con un cenno della mano e, con voce calma e tranquilla, disse:
Nobile Grhòuk! Il mio cuore è lieto di vederla! Lasci che le presenti il mio fido compagno...
Indicò Azèlas con la mano destra... Gli occhi dell'Orco gli si posarono sopra...
Il suo nome è Norlad Rotschlange!
Ghròuk fece un piccolo inchino e, abbassandosi a livello dell'uomo, chiese dubbioso...
Non ti ho mai visto da queste parti, ma essendo tu in compagnia del Nobile Hèbhel non potrei mai nutrire sospetti su di te... Da dove vieni?
Una leggera brezza alzò alcuni granelli di sabbia che andarono a gettarsi sul corpo del Paladino...

Edited by Edward_XIII - 5/10/2009, 15:36
 
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Azelas
CAT_IMG Posted on 4/10/2009, 19:46




CITAZIONE
[ Norlad Rotschlange ]

Raggiunsero alcuni accampamenti del Regno Di Kronos, il ragazzo si tranquillizzò, avevano finalmente raggiunto la loro meta. Thèderich virò direzione, deviò tutte le guardie poste alla custodia dei confine dell'Armata Reale. Sorpassarono il ponte senza essere individuati da alcun Essere Umano. La cosa era sospetta, perchè mai si erano inoltrati nei Deserti Orcheschi? Erano nel territorio nemico e ogni mossa falsa sarebbe stata pagata da una morte certa. Tradimento o forse una missione di spionaggio, Azèlas non sapeva più cosa pensare, quell'uomo non gli ispirava affatto fiducia, tuttavia doveva rimanergli fedele, altrimenti, non si avrebbe affatto saputo muoversi.
Le Guardie Orchesche aguzzarono la vista sul Paladino, il quale fremeva dalla voglia di brandire la sua Mazza e scacciare quelle orride creature, riusciva a trattenersi a malapena. Stranamente nessuno gli interruppe, parevano calmati dal fatto che con lui vi era quel tizio. Probabilmente era un alto esponente persino in territorio Imperiale. Un doppiogiochista o un semplice traditore? Troppe domande sempre nel momento peggiore. Uno dei pelle-verdi gli si avvicinò, instaurò un breve dialogo con Thèderich. Quest'ultimo inventò sul momento una nuova identità per il Cavaliere Di Dio che in quel momento si sentiva molto a disagio. Pretendeva precise spiegazioni dal suo compagno, subito ...
 
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